Jazzland

torna a:

Il Jazzland

50 anni fa, allorché il club fu fondato, a Vienna c’era solo un piccolo gruppo di accoliti e simpatizzanti. Oggi questo gruppo, anche grazie al lavoro pionieristico svolto dal Jazzland che portò sempre a fruttuosi incontri fra le star internazionali e i musicisti locali, ha messo salde radici e non tempo il confronto con gli sviluppi attuali.

Nell’intima e accogliente cantina jazz sotto la Ruprechtskirche si possono apprezzare tutti gli stili di questo genere musicale da vicino e dal vivo almeno sei volte alla settimana. Di qua sono passati praticamente tutti i musicisti locali di spicco. Vi hanno fatto tappa, inoltre, più di 300 star statunitensi fra cui personaggi leggendari come Big Joe Williams, Little Brother Montgomery, Bud Freeman, Max Kaminsky, Teddy Wilson, Clark Terry, Benny Carter, Art Farmer, Ray Brown, Herb Ellis e Lee Konitz. Dal punto di vista gastronomico il club offre cucina viennese tradizionale con una punta di internazionalità.

Axel Melhardt (1943 - 2024), fondatore e direttore di Jazzland per ben 50 anni, ha dichiarato con orgoglio:
"Ora Vienna ce l’ha fatta definitivamente. Nessun’altra città del mondo dispone di così tanti posti seduti in jazz club in rapporto alla popolazione".

La romanica Ruprechtskirche, risalente all’VIII secolo, è la chiesa più antica di Vienna e qui, non lontano da Jazzland, si suonano anche altri formati come musica antica nella sua veste originale, musica contemporanea e progetti performativi.

Dritta: A Vienna, il jazz è di casa anche al Porgy & Bess.

Valuta l’articolo

Non siete ancora sazi?